Uscendo da Roma oltrepassando il raccordo anulare e proseguendo su via Prenestina arriviamo in un posto magico. Una immensa tenuta agricola che circonda l’antica Torre Angela. La cosa particolare è che l’artista che stiamo andando a scovare abita proprio all’interno di questa rovina che risale al primo Rinascimento. Una lunga via alberata ci conduce direttamente davanti al suo cancello. Massimo ci viene incontro ospitandoci nella sua dimora e come prima cosa ci fa conoscere la sua bella famiglia, poi ci conduce nel suo atelier accompagnato dal suo amato cane.
Massimo Rizzuto ha 45 anni ed è uno scultore contemporaneo. Ha frequentato l’accademia di belle arti a Roma e nel suo laboratorio sta lavorando ad un prototipo per una mostra in sud america.
E’ un’ installazione ispirata alla teoria delle stringhe che nasce nel 2011. Omini in miniatura incollati su fili di ferro si dimenano in un gioco di luci e ombre in movimento. Sono in equilibrio sui fili e da un momento all’altro potrebbero precipitare. In quest’opera infatti c’è la precarietà umana, la solitudine e il silenzio.
Molto poetico!
Massimo si interessa anche di pittura e non solo…
Di fianco al suo atelier ha un orto e galline a cui badare.
E abbiamo rimediato uova fresche per la sera!

"Mi piace dare vita a questi piccoli universi"
Massimo Rizzuto
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alberto
11 Dicembre 2015 — 11:49
la fantasia è immensa… con essa si supera la vita … terrena
Franca Muccio
12 Dicembre 2015 — 13:39
Veramente bello e nuovo! Complimenti per averlo voluto condividere con Roman Beings e con noi.